Archivi del mese: marzo 2013

repetita juve

Caro Bersani,

incontra chi vuoi, ma fa’ un governo, ti prego.

E dopo aver fatto il governo, togli l’IMU, altrimenti Ber-lu-sco-ni la userà ancora come arma vincente per la sua campagna elettorale. E vincerà, sta’ sicuro. In più, ci farai anche un piacere, che qua sul pianeta Terra siamo alla canna del gas.

Poi fa’ una legge elettorale degna di un paese civile e democratico nel quale presumiamo di vivere.

Potenzia istruzione e ricerca, che siamo a livelli del terzo mondo. Parlo per esperienza personale, non per sentito dire.

Fa’ una legge sul conflitto di interesse, che sono vent’anni che la aspettiamo e non arriva mai.

Fa’ restituire tutti i soldi che i partiti si sono intascati.

Bersani,

tu sei un buono.

Te lo si legge negli occhi.

Fa’ tutte queste cose.

Ma falle davvero.

O saranno ancora, come dicono gli inglesi, “birds for diabetics”.

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Uveite

uveite

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marzo 25, 2013 · 5:02 PM

Fermiamo il degrado!

In ogni città chiudono le attività commerciali e proliferano come la muffa i Compro Oro e le sale scommesse.

I bar e i rivenditori di giornali e tabacchi si intasano di macchinette di videopoker.

Questo fenomeno è sintomo di un degrado umano che sembra non conoscere ostacoli.

Proprio oggi è stata autorizzata l’apertura dell’ennesima sala giochi nella mia città, nonostante gli abitanti del quartiere si siano mobilitati contro l’apertura e abbiano raccolto ben 500 firme. Questo è un articolo che spiega bene tutto quanto. Il Questore, stando all’articolo citato, fa capire che non è possibile arrestare l’apertura di esercizi di questo tipo.

Insomma, ancora una volta, i cittadini protestano e la politica non ascolta.

Ancora una volta.

Non va bene.

E allora, che si fa?

Laddove la politica è cieca (anzi, fa la finta cieca) e i cittadini ci vedono benissimo e non si girano dall’altra parte, sono i cittadini che devono agire.

Ma come?

Semplice. Boicottiamo i luoghi in cui ci sono videopoker e slot machine elettroniche.

Ebbene,  esiste un sito, guardate qua, che vi indica il bar più vicino a dove vi trovate che sia privo di slot machine, dove voi potete recarvi a bere il caffé senza contribuire, vostro malgrado, alla diffusione del degrado sociale e all’ingrasso della ‘ndrangheta. Più semplicemente, se entrate in un bar e vedete le macchinette del videopoker, uscite come siete entrati e andate da un’altra parte.

Vicino a dove lavoro ci sono un bar e un’edicola frequentatissima da minorenni. Ebbene, entrambe le attività sono dotate di  slot elettroniche. Tra l’altro, entrambi i luoghi sono frequentati anche da un politico locale piuttosto importante di cui non faccio il nome.

Beh. Io ho smesso da tempo di entrare sia nell’uno che nell’altro locale.

Il politico locale, no.

Spero che molti cittadini seguano l’esempio giusto.

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Giornata internazionale della felicità

Oggi è la Giornata internazionale della felicità.

Ssorriso stilizzatoarei banale nel dire che il fondamento della felicità è puramente soggettivo. Varia a seconda del livello culturale di una persona, del suo stato sociale, del suo trascorso e da moltissimi altri fattori. Per alcuni, ad esempio, felicità è avere tanti soldi. Per altri una bella macchina. Ma per alcuni queste cose non significano niente.

Ci sono delle circostanze in cui tutti possiamo dire di riconoscere la felicità, che capiti a noi o ad altri. Provo a elencarne alcune a caso: la fine di una malattia, il sorriso di un figlio, il ritorno di una persona cara lontana da tanto tempo, le fusa di un gatto, la cioccolata a fine pasto, il caffé.

Per alcuni la felicità è effimera. Per altri solo un inganno.

Per alcuni, però, e io sono con loro, la felicità cammina di pari passo con la virtù. La felicità, come la virtù, è possibile a ogni livello sociale e a qualsiasi condizione. Certo, non è eterna e non lo è neppure la virtù; ma non lo siamo nemmeno noi. Per questo credo che la felicità, intesa come compimento della virtù, sia l’unica perseguibile. Perché è un miracolo tutto umano.

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Sesso letale

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Apprendo qui che fare sesso nello spazio può risultare letale. Lo sperma e gli ovuli, danneggiati dall’assenza di peso, provocherebbero malattie mortali negli astronauti.

Dunque niente camporelle spaziali. Niente orge intergalattiche.

E addio sogni erotici spaziali. Sarà un brutto colpo per il nascente turismo spaziale, che non diverrà mai sessuale. E scordiamoci anche gli incontri ravvicinati erotici del terzo tipo, a meno che le extraterrestri (o gli extraterrestri, a seconda…) non si materializzino in tutta la loro disponibilità tra le quattro mura della nostra atmosfera.

Come dire… un cielo stellato crea l’ “atmosfera”, ma solo se guardato dal basso.

Nel concreto, il problema si presenterà per gli astronauti che andranno su Marte. Per loro si prospetta una castità forzata. Chissà se è altrettanto dannoso l’autoerotismo?

Ad ogni modo, per tenere lontano ogni dubbio, chiedo se qualcuno ha in mente degli “scacciapensieri” per i futuri eroi dello spazio, perché evitino fornicazioni senza dubbio eccitanti, ma che risulterebbero per loro letali.

Vi prego. E’ una questione di vitale importanza.

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Marciam, marciam…

Marciamo.

Voce del verbo marciare.

Voce del verbo marcire.

(Il riferimento è a questo)

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Telefonata

dio al telefonoSuoneria di un telefonino…da utente sconosciuto

– Pronto?

– Con chi parlo?

– Scusi, ma con chi parlo io? E’ lei che ha chiamato!

– Ah, mi scusi. Io sono Dio.

– Dio? E perché chiama proprio me?

– Ho fatto un numero a caso.

– Senta, non che non mi faccia piacere, ma avrei una certa fretta…

– Il fatto è che vorrei capire perché nessuno  mi ascolta più.

– Eh, così su due piedi… guardi, mi chiami dopo le otto di sera. Ma prima di “In Onda”.

– Non faccio che mandarvi segni, ma voi uomini sbagliate sempre tutto. Sembrate impazziti tutti quanti.

– Non so, guardi… c’è la crisi. Poi, il crollo dei valori. La gente non crede più in niente. Qua si campa alla giornata. Si figuri se ha tempo di interpretare i segni!

– Ma io cerco di indicarvi la via della salvezza!

– Beh, allora sia un po’ più chiaro, perché qui nessuno la capisce!

– Ma come faccio? Diecimila pagine di Bibbia, un figlio morto e risorto e ancora non capite?

– Quelli sono metodi antiquati e, se lo lasci dire, un pochino troppo strappalacrime! Lei, Dio, deve modernizzarsi! Ce l’ha un profilo su Facebook? Uno su Twitter? Ci è arrivato il papa, non mi dica che Lei non ci ha mai pensato! Un blog. Ecco… dovrebbe aprire un blog… pronto? Pronto? Ma guarda che tipo: ha riattacato!

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E-lettorato

Particolare dello schiaffo dell'elettorato ai partiti politici italiani

Particolare dello schiaffo dell’elettorato ai partiti politici italiani

Eh sì, ci sono state le elezioni in Italia. Elezioni vere. Di quelle che hanno fatto tremare le ginocchia ai soliti noti (e per la prima volta anche le sedie sotto il loro sedere) e che hanno aperto una pagina veramente nuova. Chissà che qualcuno non si stia dando da fare per richiuderla al più presto. Intendiamoci. Non sono un fan sfegatato del M5S. E’ che mi piacciono i momenti in cui i potenti di sempre non si sentono così al sicuro. Ed ecco che, come i calciatori in difficoltà, i politici simulano dolorini qua e congiuntiviti là per prendere un po’ di fiato. Bello, molto divertente, da un certo punto di vista.

“Il re è nudo! Il re è nudo!” hanno gridato gli elettori dalle urne, facendo notare ai partiti tradizionali che nei loro programmi non solo non c’era nulla di concreto, ma nemmeno di verosimile. E che, così come stavano le cose, non li avrebbero più votati.Basti pensare alla scuola. Nessuno dei partiti ne ha parlato. Nemmeno il M5S, si badi!

Comunque, l’elettorato italiano ha dato un sonoro schiaffo ai due poli.

Uno al Pdl.. SBAM!, e uno al PD… SBARABAM!

Quello al PD ha fatto molto male a Bersani, che come nella favola della lepre e della tartaruga, si è fatto raggiungere da un nemico ritenuto da tutti ormai morto e sepolto. E adesso cerca di salvare la faccia tentando un accordo con il M5S, per evitare di dover scendere a patti con Berlusconi; mossa, quest’ultima, che per il PD significherebbe il coma irreversibile fino alle successive elezioni, quando il suo elettorato staccherebbe definitivamente la spina.

Dunque, alleanza col M5S. E allora, per convincerli, gli si copia il programma. Non del tutto, come fanno gli alunni a scuola, per non essere proprio spudorati. E qual è la cosa divertente? Ma divertente da sbudellarsi dal ridere? Il M5S dice di no! Non a caso il movimento è capitanato da un comico. Davvero da pisciarsi addosso.

Diverte, poi, come i giornalisti si stiano ancora interrogando sul successo del M5S e come adesso incomincino a indagare sui fondatori del movimento. Diverte come non abbiano ancora capito che questo movimento è cresciuto anche a causa di un cattivo giornalismo che per vent’anni non ha svolto il ruolo di quarto potere, ma semplicemente di terzo potere e mezzo. E adesso i nodi vengono al pettine. Gli e-lettori la fanno pagare anche a loro, rei di aver prestato troppo spesso servizio a questo o a quel partito. Insomma, dov’è finita la stampa indipendente? Boh? Oggi, peraltro, ci sono i blog, dove, si badi,  si possono ricavare molte più informazioni su certi argomenti che la stampa tradizionale tratta troppo superficialmente, come la primavera araba e tutto ciò che ne è scaturito. Dunque lo schiaffo dell’e-lettorato è andato a schiantarsi anche dritto sulla stampa, che adesso un po’ si lecca le ferite e un po’ cerca di reagire all’umiliazione di non aver capito affatto le ragioni e le cause del successo di un movimento che non si sa cosa farà, madi certo sta rompendo con i vecchi schemi del passato.

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Graffi

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Non so quanta acqua ci vuole per fare una nuvola.

Non so.

Che scienza imperfetta la meteorologia

che non conosce l’umore del cielo ferito

al tramonto

dalle scorrerie barbare degli aerei.

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